Barbaresco – Grinzane

Di vino in vino, circondati dalle vigne che danno il nome anche ai paesi che attraversiamo, continuiamo il nostro percorso nelle Langhe. Lasciata Neive ci dirigiamo verso la vicina Barbaresco, che si stende lungo una stretta collina con le case disposte lungo un’unica strada. Il panorama dalla collina di fronte, prima di entrare in paese, è molto bello nonostante il cielo sia grigio e ci sia un po’ di foschia. Sulla via Rabajà, chiusa da una ex chiesa oggi enoteca regionale del barbaresco, costeggiamo il castello prima di raggiungere la chiesa parrocchiale, alla quale riusciamo a dare un’occhiata giusto perché un paio di signore la stanno pulendo (tornando solo 10 minuti dopo l’abbiamo trovata sbarrata). Dietro la chiesa si innalza la torre, sulla quale in un’altra stagione si potrebbe salire godendo di una splendida vista, dicono gli esperti… a parte il fatto che la vista per noi non potrebbe spaziare più di tanto non ci si pone nemmeno la scelta perché è gennaio e la torre è chiusa per il periodo invernale. Torniamo dunque sui nostri passi, compriamo qualche bottiglia di vino in una cantina locale e ci avviamo verso il castello di Grinzane Cavour. Lo spettacolo arrivando è notevole: il castello si staglia davanti ai nostri occhi in tutta la sua imponenza, là in cima alla collina. Giriamo e rigiriamo per il suo parco ammirandone anche i piccoli dettagli, quegli splendidi ricami di mattoni che lo rendono così elegante. Ci soffermiamo anche ad ammirare la chiesa che sorge ai suoi piedi e il panorama, con la foschia che sta iniziando a diradarsi permettendoci di immaginare come dev’essere bello questo posto in un giorno di sole in primavera, o ancor meglio nel periodo della vendemmia! E così è deciso, torneremo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *