Ecco perché ci faremo sottomettere

In Italia, si sa, le cose funzionano al contrario rispetto al resto del mondo. Anzi, si sa, che non funzionano per niente. Il rischio più grande è quello di aggravare sempre più il divario (già  epocale) che ci divide dalle altre nazioni europee. Ho letto con grande disappunto la notizia sul sito del Corriere della Sera (questa), che il prefetto di Treviso, tale Vittorio Capocelli, ha acconsentito l’utilizzo del burqa purché una persona “si sottoponga all’identificazione e alla rimozione del velo” (se richiesto?), nonostante una legge italiana (L. 152/1975, art. 5) proibisca espressamente di “prendere parte a pubbliche manifestazioni, svolgentisi in luogo pubblico o aperto al pubblico, facendo uso di caschi protettivi o con il volto in tutto o in parte coperto mediante l’impiego di qualunque mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona.” Non è giusto. Ancora una volta non capisco perché se un italiano qualunque si trasferisce in un altro paese deve sottostare (giustamente) alle regole/leggi che guidano il paese che lo ospita e, invece, un extracomunitario qualunque pretende di far cambiare le leggi italiane a proprio uso e consumo. Chiaro che la tolleranza è d’obbligo, così come il rispetto della religione altrui, ma questi valori devono necessariamente essere bilaterali. Non è questione di razzismo. E’ questione di identità : noi abbiamo una storia, una cultura e un’etica religiosa nostre. Questi sono aspetti da difendere ad ogni costo. Perché siamo Italiani e, che piaccia o no, in Italia si deve vivere da Italiani.

2 pensieri riguardo “Ecco perché ci faremo sottomettere

  • 17 Ottobre 2007 in 22:40
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    Che dire? Siamo alle solite, a dire il vero proprio qualche giorno fa ho vissuto di persona quanto siano irrispettosi e provocatoriamente spavaldi gli extracomunitari che vivono nel nostro paese…a volte si rischia davvero di essere additati come razzisti, anzi, proprio perché siamo in Italia il più delle volte si continua a giustificare e a manifestare in piazza contro il razzismo e la ghettizzazione…ma stiamo scherzando? Sei in Italia, rispsetti le regole italiane e stai pure zitto…il problema è che se non riusciamo a farle rispettare agli italiani le nostre regole come possiamo pretendere di farle rispettare agli extracomunitari? E l’italiano medio continua a mandar giù.

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  • 23 Ottobre 2007 in 09:16
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    Sono pienamente d’accordo col tuo ragionamento.
    Ma perché gli italiani, in ogni ambito, devono sempre farsi mettere i piedi in testa? Questo non lo capisco. Si perde di credibilità .

    Mah…

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